Quante volte ci siamo trovati davanti ad annunci che promettono lavori semplici, per poche ore a settimana, con la possibilità di lavorare da casa e guadagnare un’allettante cifra di denaro? Spesso, e altrettanto spesso questi annunci si rivelano essere l’amo di una (più o meno) elaborata truffa. Non sono però gli unici annunci truffa in cui ci si può imbattere, ma solo i più frequenti. Come si possono riconoscere questi annunci truffaldini ed evitarli? Se dovrebbe essere chiaro che non ci sono lavori in cui fare subito (e probabilmente nemmeno in seguito) guadagni facili, soprattutto se rapportati a una mole di lavoro esigua, ci sono altri segnali che dovrebbero farvi dubitare della buona fede di un annuncio. Vediamo quali.
Il primo aspetto di un annuncio di lavoro che molto probabilmente si rivelerà in seguito una truffa è la sua vaghezza. Un datore di lavoro onesto saprà di che figura lavorativa necessita e non si metterà a pubblicare annunci in cui non è ben specificato il ruolo che una persona dovrebbe andare a coprire. Annunci privi di indicazioni in merito al lavoro da svolgere o che si riferiscono a figure lavorative improbabile, hanno quasi sempre dietro un motivo losco per questa imprecisione. In fondo, se avete bisogno di un operaio, di un programmatore o di un contabile… perché non dovreste ben specificarlo?
Un altro punto che deve essere ben specificato è quale azienda o datore di lavoro sta offrendo lavoro, tanto che la legge italiana vieta annunci di lavoro anonimi. Sempre più spesso però capita di leggere annunci privi di intestazione, con presente solo un recapito, telefonico o mail. Questo tipo di annunci è spesso di stampo truffaldino. L’unica eccezione è costituita dalle agenzie interinali, che non sono obbligate a inserire il nome di un’azienda a cui fanno riferimento, ma devono specificare solo l’ambito lavorativo e se si necessita di partita Iva.
Ci sono poi una serie di trucchi e pratiche che i truffatori cercano di mettere spesso in atto ai danni di persone in necessità, a cui spesso si rivolge in genere la loro opera criminale, da cui si deve stare in guardia; molte di queste riguardano il chiedere un pagamento alla persona che si promette o pretende di assumere, per i motivi più disparati.
Nessun datore di lavoro serio vi chiederà di partecipare a corsi di formazione o simili a pagamento, ma sarà l’azienda stessa a farsi carico di un’eventuale formazione, magari proponendo uno stage. Lo stesso vale per la richiesta di una qualsivoglia forma di pagamento per iniziare a lavorare, magari con la scusa di far acquisire i materiali necessari: un impiegato non deve comprarsi scrivania, computer né software!
Mai dare i propri dati sensibili come numero del conto corrente o password per il vostro account di posta elettronica. Qualsiasi richiesta in tal senso, ancora molto frequente, sarà di certo una truffa e andrebbe segnalata alle autorità.
In maniera più sottile alcuni potranno pretendere di farvi chiamare un numero a pagamento per sapere l’esito del colloquio. Anche in questo caso, diffidate!
Per chi ha interessi verso il mondo dello spettacolo, sono poi numerose le “aziende” che promettono book fotografici, in genere abbastanza costosi, che nella migliore delle ipotesi si traducono in una manciata di foto sgangherate. In questi casi, informatevi, magari su internet (che rimane una fonte utilissima per scoprire la serietà delle aziende) di quanto sia seria e affidabile una data agenzia.
Mettiamo a disposizione gratuitamente una pratica guida che aiuta a riconoscere ed evitare le truffe quando si cerca lavoro in rete. Siamo certi vi possa aiutare a non cadere in truffe e raggiri, purtroppo sempre più frequenti.
Per scaricare la guida gratuitamente clicca qui:
http://ebook.risorsalavoro.it/ebook_2_riconoscere-ed-evitare-fregature-quando-si-cerca-un-lavoro.html